Lug 13 2007

Eolico fai da te in Malawi

Rimbalzando da un blog all’altro questa notizia arriva fino a noi.
Sembra che in Malawi uno di quei ragazzi da noi definiti come drop out, abbandonata la scuola per mancanza di soldi non abbia però smesso di ingegnarsi realizzando un mulino eolico con materiali di scarto ed ottenendo energia elettrica sufficiente a lui ed alla sua famiglia.

Trovate la qui notizia e qui il blog di William, così si chiama il giovane africano.

😉 


Lug 13 2007

Ambiente & stampa

Negli ultimi giorni, forse complice il periodo estivo, su molti giornali si riempiono pagine di articoli sull’ambiente. Su Repubblica dell’11 luglio per esempio troviamo un incredibile (per la testata) lungo articolo dal titolo “a corto di petrolio entro cinque anni” dove si riporta la previsione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia che la produzione di petrolio non riuscirà a coprire tutta la domanda!

Ancora oggi, l’intero Diario di Repubblica.it è dedicato “all’ultimo slogan ecologico”: carbon free.  E parte da un interessante analisi di Carlo Petrini (slow food) che, richiamando anche l’impronta ecologica,  nota come in realtà compensare la produzione di CO2 qui piantando alberi altrove non modifichi affatto le nostre abitudini, pur cercando di azzerare la CO2 complessiva.

Trovate tutta la serie di articoli ed una interessante bibliografia di partenza sul  Diario  di Repubblica del 13-7-2007 .


Lug 10 2007

Informatica e ambiente

Category: ECOLOGIA,Inquinamento,Progetto Educarsi al futuroMarcoP @ 2:29 pm

In genere non associamo facilmente informatica ed inquinamento sebbene ci siano in realtà almeno tre parametri da tenere in considerazione:

  • lo smaltimento dei rifiuti tecnologici (e-waste)
  • l’utilizzo di componenti nocivi
  • il consumo di energia

Alcuni costruttori di Pc si stanno ponendo il problema di utilizzare nelle fasi costruttive componenti facilmente smaltibili e meno nocivi per l’ambiente.

asus_bamboo1.jpg

Rientra in questa casistica l’EcoBook dell’Asus realizzato in bamboo, materiale naturale, facilmente biodegradabile e di facile ricrescita.
Certo, più difficile eliminare dalla componentistica elettronica alcuni materiali potenzialmente nocivi ma è pur sempre una minimizzazione dell’impatto ambientale che l’IT ha sulla nostra vita.

Diverso e forse più semplice da affrontare l’impatto energetico che hanno i nostri computer ma soprattutto i grandi centri di calcolo (avete un’idea di quanto consumino i server di Google o Microsoft?) e tutta l’infrastruttura che serve per mantenere internet.

Ottimizzare i consumi energetici dei Pc e dei server è infatti l’obiettivo della campagna per ridurre i consumi “climate savers computing“, progetto di efficienza energetica lanciato da Google ed Intel quest’anno.
Tenendo conto che l’alimentazione di un Pc desktop spreca mediamente il 50% dell’energia che usa ci si rende facilmente conto dell’impatto energetico ed inquinante che sarebbe possibile abbattere.

Pensateci quando acquistate il vostro prossimo Pc e ricordate anche che un notebook è già un passo avanti nel settore risparmio e che con poco potete anche pensare di alimentarlo… con un pannello solare.

😉