Anche se silenti da un po’ auguriamo a tutti i nostri amici buone feste ed un sereno 2014!
😀
Dic 22 2013
Mag 22 2012
Sono già passati quattro anni dall’avvio, presso l’ITIS Einstein, del perfezionamento in Energia-Ambiente e giusto qualche settimana addietro i primi diplomati hanno acquisito la certificazione da installatori di fotovoltaico.
L’avvio di questo percorso ha coinciso con il parallelo percorso del progetto Energeticamente, sviluppato insieme alla scuola secondaria di primo grado “G.Verdi” di Roma.
Abbiamo deciso, comunemente, di pubblicare anche noi i materiali didattici prodotti in questi lunghi quattro anni da docenti e studenti nell’ambito delle attività del perfezionamento.
Nei prossimi giorni saranno quindi messi online le presentazioni ed i materiali realizzati durante questi anni.
I percorsi didattici del perfezionamento restano invece (per il momento privati) nell’ambiente di e-learning moodle dell’Itis “Einstein” di Roma.
Stay tuned! 😉
Mar 14 2011
Da alcuni giorni il mondo intero è in apprensione, dopo il terremoto in Giappone, per la sorte dell’impianto nucleare di Fukushima dove due dei sei reattori nucleari sono entrati in stato critico con i sistemi di sicurezza danneggiati.
Foto e video del contenitore esterno del reattore che esplode sono passate più volte in TV e sono visionabili in internet, ma quello che ci preme capire in questo post è come funziona una centrale nucleare BWR (Boiling Water Reactor, reattore nucleare ad acqua bollente), quali sono i reali livelli di sicurezza e quali i pericoli in caso di incidente.
La centrale di Fukushima è ben descritta su wikipedia, con tanto di storia dell’impianto.
Il funzionamento di un reattore BWR lo possiamo vedere nell’animazione sotto:
In pratica la differenza sostanziale con altri tipi di reattori più moderni consiste nell’avere il fluido di raffreddamento che funziona anche da moderatore (vedi approfondimento).
Sostanzialmente nel vessel (contenitore primario) del reattore una reazione nucleare di fissione produce calore che viene asportato dal liquido refrigerante; fuori dal contenitore secondario il vapore generato muove le turbine che, collegate ad un alternatore, trasformano l’energia meccanica in energia elettrica.
A causa del terremoto il sistema di raffreddamento/moderazione ha smesso di funzionare (anche i generatori diesel di riserva sono stati danneggiati dal terremoto, per cui la centrale è rimasta priva di energia per i sistemi di controllo e le pompe), quindi senza acqua ad asportare il calore prodotto dalla fissione nel sistema reattore.
Pur avendo inserito le barre di controllo della reazione nucleare (che non viene spenta istantaneamente), la temperatura ha continuato a salire generando un eccesso di vapore che probabilmente ha costretto i tecnici a liberarlo per abbassare la pressione causando l’esplosione del contenitore secondario che si vede in vari video.
Il problema principale è che se il nucleo del reattore non viene opportunamente raffreddato si arriva in breve alla fusione delle barre di combustibile nucleare ed alla rottura del contenitore primario con conseguente liberazione di elementi radioattivi nell’aria e nel terreno, elementi pericolosi per la salute umana e con tempi di decadimento (abbattimento della radioattività) molto lunghi.
Problemi per la salute e la sicurezza delle persone che evidentemente non sono sufficienti a modificare la linea italiana sul nucleare del nostro ministro per l’ambiente…
🙁
Approfondimento: l’ottimo articolo di Keplero.
Nov 12 2010
Concorso “BMW EfficientDynasmics Award”:
il progetto “Auto elettrica la migliore efficienza energetica” della classe 2AS dell’istituto A. Einstein di Roma seguiti dal Prof. Silvio Petaccia si e’ aggiudicato il 1° premio all’H2ROMA il 10 e 11 Novembre 2010 nel Salone delle Fontane Roma Eur.
Ott 16 2010
La scomparsa di Scheer è un grave lutto per chi si occupa di energie rinnovabili ed ambiente.
E’ infatti grazie al suo impegno che in Germania le rinnovabili (in particolare solare ed eolico) sono così diffuse ed esiste la migliore legislazione europea in grado di sostenerne lo sviluppo.
Ed è da ricordare che la sua visione delle rinnovabili era incentrata non su mega-centrali, ma sulla diffusione degli impianti sul territorio come unica alternativa ai grandi produttori/monopoli ed al “sistema sociale” che si portano dietro.
La sua forte convinzione che la questione energetica fosse la chiave sia di quella ecologica che della possibile definizione di un diverso modello economico e sociale sarà uno dei pensieri che non molti politici ed ambientalisti nostrani, purtroppo, saranno in grado di continuare a sviluppare. 🙁
Questa la versione italiana della sua prima creatura: Eurosolar.