Grazie a Shockdom
Mar 14 2011
Incidente nucleare di Fukushima
Da alcuni giorni il mondo intero è in apprensione, dopo il terremoto in Giappone, per la sorte dell’impianto nucleare di Fukushima dove due dei sei reattori nucleari sono entrati in stato critico con i sistemi di sicurezza danneggiati.
Foto e video del contenitore esterno del reattore che esplode sono passate più volte in TV e sono visionabili in internet, ma quello che ci preme capire in questo post è come funziona una centrale nucleare BWR (Boiling Water Reactor, reattore nucleare ad acqua bollente), quali sono i reali livelli di sicurezza e quali i pericoli in caso di incidente.
La centrale di Fukushima è ben descritta su wikipedia, con tanto di storia dell’impianto.
Il funzionamento di un reattore BWR lo possiamo vedere nell’animazione sotto:
In pratica la differenza sostanziale con altri tipi di reattori più moderni consiste nell’avere il fluido di raffreddamento che funziona anche da moderatore (vedi approfondimento).
Sostanzialmente nel vessel (contenitore primario) del reattore una reazione nucleare di fissione produce calore che viene asportato dal liquido refrigerante; fuori dal contenitore secondario il vapore generato muove le turbine che, collegate ad un alternatore, trasformano l’energia meccanica in energia elettrica.
A causa del terremoto il sistema di raffreddamento/moderazione ha smesso di funzionare (anche i generatori diesel di riserva sono stati danneggiati dal terremoto, per cui la centrale è rimasta priva di energia per i sistemi di controllo e le pompe), quindi senza acqua ad asportare il calore prodotto dalla fissione nel sistema reattore.
Pur avendo inserito le barre di controllo della reazione nucleare (che non viene spenta istantaneamente), la temperatura ha continuato a salire generando un eccesso di vapore che probabilmente ha costretto i tecnici a liberarlo per abbassare la pressione causando l’esplosione del contenitore secondario che si vede in vari video.
Il problema principale è che se il nucleo del reattore non viene opportunamente raffreddato si arriva in breve alla fusione delle barre di combustibile nucleare ed alla rottura del contenitore primario con conseguente liberazione di elementi radioattivi nell’aria e nel terreno, elementi pericolosi per la salute umana e con tempi di decadimento (abbattimento della radioattività) molto lunghi.
Problemi per la salute e la sicurezza delle persone che evidentemente non sono sufficienti a modificare la linea italiana sul nucleare del nostro ministro per l’ambiente…
🙁
Approfondimento: l’ottimo articolo di Keplero.
Gen 22 2010
Nasce il Contact center Energie rinnovabili.
Apprendiamo dal sito della Regione Lazio che dal 20 gennaio è partito il
<< nuovo contact center della Regione Lazio dedicato alle energie rinnovabili.
Chiamando il numero verde 800 589 386, utilizzando il sito www.laziorinnovabile.it o inviando una mail a info@laziorinnovabile.it e’ possibile avere tutte le informazioni sulle rinnovabili, sugli incentivi nazionali e regionali e sulle politiche ambientali della Regione Lazio”.
Lo dichiara Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente della Regione Lazio.
“Abbiamo voluto creare un contact center, in collaborazione con Sviluppo Lazio – aggiunge l’assessore – collegato al web per poter guidare i cittadini del Lazio verso un percorso virtuoso nella scelta delle rinnovabili con l’intenzione di utilizzare ogni mezzo a disposizione, consapevoli che la battaglia per l’utilizzo delle nuove fonti d’energia intelligenti si gioca anche sul fronte della comunicazione. Informare i cittadini del Lazio che esistono alternative pulite, sicure e democratiche di approvvigionamento energetico, infatti, e’ un dovere di un’amministrazione moderna che guarda a un futuro fatto di salute, sicurezza e certezze.
In altre parole ‘rinnovabile'”.
“Siamo certi – conclude Zaratti – che questo strumento sarà assai utilizzato dai cittadini del Lazio che con le loro scelte, le nuove energie pulite sono aumentate da 1 a 87 MW negli ultimi cinque anni, hanno premiato le rinnovabili bocciando il nucleare inquinante, pericoloso e obsoleto”. >>
Questo mentre, a livello centrale, si aspetta l’esito delle elezioni amministrative prima di indicare i siti delle nuove 4 centrali nucleari che il governo ha deciso di costruire (tra i siti prescelti resta in prima linea Montalto di Castro).
Ricordiamolo al momento del voto.
Lug 30 2008
Nucleare? No Grazie.
Questo era lo slogan coniato a fine anni ’70 del secolo scorso.
Non mi aspettavo di doverlo riscoprire, ma pare che a breve i vecchi adesivi risulteranno ancora utili.
A decenni dal 1987, epoca del referendum popolare che dismise il nucleare in Italia, cos’è che ancora non convince nell’energia nucleare?
Vediamo…
partiamo da alcuni approfondimenti:
- intervista a Gianni Silvestrini (pdf)
- Veronesi Vs Rubbia sul futuro nucleare (via repubblica.it)
- sulla sistemazione delle scorie nucleari (parere di Rubbia)
- video dell’intervento di Rubbia ad Annozero (14-2-2008)
- Il Diario “Nucleare” di Repubblica del 29-7-2008
E da una certezza: non volere ascoltare frasi come queste, in caso di incidenti (ultimamente tutt’altro che infrequenti).
Giu 14 2008
Risolto il problema energetico!
Energia Nucleare..dalla scomposizione delle cellule: parola del premier!
Basterà prendere 4-500 pensionati per volta e gettarli nella fornace nucleare et voilà: una soluzione per due problemi!