Apr 11 2010

Impianto didattico fotovoltaico-eolico.

pannelli fotovoltaici di prova

Entro la fine del mese di aprile 2010 all’I.T.I.S.  “Einstein” di Roma sarà completata l’installazione di un impianto didattico di produzione di energia rinnovabile da fonte fotovoltaica (3KW), integrato da un piccolo aerogeneratore eolico.

L’impianto, sognato da un gruppo di insegnanti da oltre un decennio 🙂  è realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Roma e servirà per completare il corso di perfezionamento Energetico-Ambientale (attivo all’Einstein dal 2008) permettendo agli studenti di affrontare anche gli aspetti pratici di funzionamento e gestione di un impianto ad energie rinnovabili.

Dal punto di vista operativo l’energia prodotta dall’impianto sarà utilizzata per rendere completamente free CO2 il cuore dell’infrastruttura informatica dell’istituto: i server di rete e l’apparato di connessione ad internet.

Al termine dei lavori posteremo le foto dell’impianto e comunicheremo la data di inaugurazione che sarà effettuata nell’ambito dei  solar days 2010, nella settimana 6-13 maggio; l’evento sarà ovviamente aperto al pubblico.

Stay tuned!
😉

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Lug 31 2009

Stacca le spine!

Stai andando in ferie?

Fai una cosa giusta: stacca le spine, risparmi tu, respira l’ambiente!

😉

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Apr 22 2009

Impronta ecologica

Alcuni anni prima di partire con il corso di perfezionamento “Energia-Ambiente”, cara 3Bea, abbiamo affrontato il discorso relativo all’impronta ecologica con una nostra quarta.
Ne trovate traccia qui, oltre che ovviamente in piattaforma.

Ora ho trovato questo video (8′), girato dai ragazzi dell’UniSA, facoltà di Ingegneria, che vi invito a visionare.

Simpatica idea vero?
Perché non pensare di girarne uno anche voi?

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Feb 12 2009

13 febbraio: giornata del risparmio energetico

Anche quest’anno…

milluminodi-low-150x150

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Feb 08 2009

Eco-Concorso: i lavori dei partecipanti – 1

Logo Eco-concorsoCome anticipato nel post di lancio del concorso iniziamo la presentazione dei lavori inviati dai concorrenti.

Il primo prodotto è della classe seconda D dell’IPSSAR Torcarbone di Roma, è visionabile convertito in Pdf e potete votarlo direttamente aggiungendo un commento a questo post (richiede obbligatoriamente di lasciare una casella mail, che non verrà comunque visualizzata nel commento).

Buona visione!
😉

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Gen 04 2009

Letture pre rientro

Prepariamoci al rientro in aula con delle letture relative all’energia ed al risparmio energetico.

Suggerisco questi volumetti e direi che potremmo suddividerne la lettura così, utilizzando l’elenco alfabetico del registro di classe:

  • siamo al verde (i primi sette dell’elenco)
  • mondi nuovi (dal posto 8 al 15)
  • diamoci una ripulita (dal 16 al 21)

Ci vediamo il giorno 15 gennaio, per discuterne insieme.

Buona lettura!

😉

aprile 2008agosto 2008

settembre 2008

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Nov 29 2008

L’ecologia ci salverà?

Il numero dell’Espresso attualmente in edicola contiene uno speciale su ecologia e rinnovabili. Anche senza correre in edicola consiglio l’attenta lettura dell’articolo online  “Giardino Europa“.

Cosa si evidenzia, di interessante per noi, in questo articolo?
Vediamo insieme di puntualizzarne i contenuti:

  • La comunità Europea punta fortemente sulle rinnovabili (l’Italia attualmente no)
  • “… nel 2007 il 19,8 per cento dell’energia elettrica consumata nel Paese iberico veniva dai parchi eolici. Con questa cifra l’anno scorso, in Spagna, il vento ha superato l’atomo. “Le energie rinnovabili possono contribuire da subito alla lotta al cambiamento climatico, mentre per il nucleare ci vogliono almeno 10-15 anni e investimenti estremamente più alti per costruire una centrale”, spiega una fonte della Commissione europea.”

    A differenza di quanto vogliono farci credere qui, la lotta al cambiamento climatico è possibile ora con le tecnologie di cui disponiamo largamente e soprattutto lavorando localmente.

    Infatti:

  • Gli investimenti in energie “verdi” restano sul posto e creano lavoro
  • Ma l’energia verde non è solo competitiva con l’atomo, lo è in generale. “È molto semplice”, spiega un’altra fonte dell’esecutivo comunitario, “se costruiamo un gasdotto diamo il denaro direttamente alla Russia, all’Algeria, all’Arabia Saudita, se costruiamo un parco eolico gli investimenti restano in Spagna, Danimarca e in Germania”. Paesi non citati a caso, sono i primi tre nello sfruttare il vento in Europa.”

    Anche dal punto di vista economico, pur non essendo grandi opere, viene rilevata la forte positività di un’economia “verde” ed in tempi di palese recessione non è poco.

    Un secondo vantaggio viene dalle dimensioni delle imprese coinvolte nelle rinnovabili:

    • La gestione della “rivoluzione verde” è in mano a piccole e medie imprese

    “A gestire questa rivoluzione verde sono una serie di piccole e medie imprese, le prime sorte in Germania e Svizzera negli anni Settanta ed Ottanta per rispettare gli obiettivi sulla decontaminazione e sul trattamento dei rifiuti. Da lì, l’attenzione è passata sulle rinnovabili grazie all’impulso dato a questo settore ancora dai governi di questi due paesi, poi dagli scandinavi, quindi dalla Spagna e ora da Francia e Regno Unito. Noi mangiamo la polvere. “L’Italia”, spiega Ferran Tarradellas, portavoce del commissario all’Energia Andris Piebalgs, “ha un potenziale enorme che non viene sfruttato. Potrebbe creare industria e occupazione in un settore destinato a generare una domanda fortissima nei prossimi anni”.

    Dove lo Stato è in grado di incentivare veramente l’innovazione le imprese (quelle vere, non i colossi immobili) si ingegnano a creare mercato e lavoro.

    I vantaggi?

    “… già adesso non sono comunque pochi. Secondo uno studio pubblicato a luglio dal ministero dell’Ambiente tedesco, per ogni euro investito nelle energie rinnovabili si risparmiano 1,6 euro in importazioni di gas o petrolio e in danni causati all’ambiente. E oltretutto gli euro investiti nel verde creano posti di lavoro…”

    Ma, come fanno notare quelli del Consiglio Europeo Energie rinnovabili (l’associazione di categoria) in realtà la lotta è tra la struttura industriale “antica” (l’attuale Confindustria) ed una nuova, più snella e veloce nel vedere il mercato nell’innovazione verde.

    “Per Turmes il futuro è chiaramente verde. “L’intero comparto dell’ecotecnologia”, sostiene, “può creare 3-5 milioni di posti di lavoro da qui al 2020, sfruttando il volano degli investimenti pubblici”.”

    Si tratta ovviamente di crederci (nell’eco-tecnologia) e di volere effettivamente traghettare il paese in un futuro eco-compatibile e più vivibile.

    Anche perchè di lavoro ce ne sarebbe da fare, infatti entrambe le filiere (solare ed eolica) qui da noi non sono complete mancando proprio chi produce le celle ed i generatori eolici…

    “Grandi attese. Peccato che di quei 75 miliardi di investimenti, molti potrebbero volare all’estero. Entrambe le filiere industriali, sia per l’eolico che per il solare, da noi sono monche. A monte, manca chi produce pale e celle, ossia gli strumenti per raccogliere vento e sole. L’Italia non ha un’industria di pale eoliche: l’89 per cento del mercato è dominato dalla danese Vestas, dalla spagnola Gamesa e dalla tedesca Enercon. Le imprese che producono celle, invece, dalle nostre parti si contano sulle dita di una mano: Eni, Solsonica, XGroup, Helios Technology più l’ultima arrivata, Omniasolar. La loro quota del nostro mercato è minima, appena il 10-15 per cento. Pigmei, rispetto alla berlinese Q-Cells o alla Sharp. Poche di più quelle che producono i pannelli: secondo il Gruppo imprese fotovoltaiche italiane, una ventina (incluse le suddette cinque).

    In questa situazione gli incentivi offerti dall’Italia per il solare (i più allettanti d’Europa) fanno di noi un appetibile terra di conquista.”

    ..ci sarebbe posto quindi anche per la grande industria, volendo.

    Questione di scelte insomma, quelle che da noi pare nessuno voglia prendersi la responsabilità di prendere.
    Noi qui all’I.T.I.S. “Einstein”, nel nostro piccolo con il perfezionamento Energetico-Ambientale, l’abbiamo fatto.
    E le previsioni al 2020 sembrerebbero darci ragione…

    😉

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    Ago 31 2008

    Un freddo inverno?

    Ci siamo.

    Per quest’inverno ci sono tutte le premesse per una “guerra fredda” energetica, come si legge tra le righe di questo articolo su BBC-News.
    Ovviamente c’è la possibilità, qui da noi, che qualcuno ne approfitti per spingere una soluzione nucleare…

    Resta ovviamente il problema, da risolvere rapidamente, del piano energetico nazionale che dovrà essere (al di là delle singole scelte) orientato alle fonti rinnovabili e possibilmente diversificando fonti (ed approvvigionamenti), in particolare per il settore elettrico.

    E prima o poi dovremo ripensare anche alla mobilità, vista la sua assoluta dipendenza da fonti fossili!


    Lug 27 2008

    Fotovoltaico di… montagna

    Carano (TN) è il ridente paese, appena sopra Cavalese, dove abbiamo passato un paio di settimane di riposo e camminate nella natura.

    Centrale Fotovoltaica

    Ma oltre ad essere un posticino tranquillo dove le persone ti salutano per strada anche se non ti conoscono, è uno dei pochi paesi della valle dotato di un impianto fotovoltaico di tutto rispetto.

    Giuro che non lo sapevo quando l’ho scelto!

    Poco meno di 500KW (circa 3000 pannelli in silicio monocristallino di cui il 10% orientabili) disposti in uno spiazzo sulle montagne appena sopra al paese (in effetti poco pubblicizzato e difficile da trovare senza chiedere) che rendono praticamente autosufficiente, dal punto di vista energetico, tutto il paese.

    Naturalmente ho trovato e fotografato l’impianto.

    😉

    Eccolo

    particolare dell\'impianto

    ancora campo fv

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    Lug 06 2008

    Treni no stop?

    Sarebbero ottimi per risparmiare energia e, pare, non ci sarebbero neanche problemi per salire o scendere… in corsa.

    Incredibili taiwanesi!

    😉

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