La notizia del sequestro del termovalorizzatore dell’inceneritore di Colleferro non ci sorprende neanche un po’… più interessante osservare come è riportata dalla stampa locale (quando riferita) dove il taglio degli articoli mette in evidenza che, “per risparmiare sui “combustibili”, veniva bruciato di tutto: una truffa insomma, non un vero problema di salute.
E l’impianto viene sempre definito come termovalorizzatore (ma de che?) e raramente come quello che in realtà è: un inceneritore di rifiuti (avvelenatore dell’aria e dell’ambiente circostante), il cui vantaggio economico viene solo dai finanziamenti CIP6 attribuiti a questi impianti assimilati a centrali elettriche!
Leggere per credere:
- corriere romano, 1 e 2 (anche il sindaco insiste nell’usare la definizione di rito!)
- corriere.it 1 (notare la definizione inceneritore nel titolo, termovalorizzatore nell’articolo)
- Tg24 di Sky – 1
- Il Messaggero, un curioso articolo che parla dei due tecnici che hanno scoperchiato il sistema ma dice pochissimo sul fatto… un secondo pezzo più politico qui
Anche tra i blog che si interessano di ambiente un colpo al cerchio ed uno alla botte? (termovalorizzatore ed inceneritore utilizzati quasi indifferentemente)
Se poi vogliamo saperne di più sugli effetti reali degli inceneritori ascoltiamo Stefano Montanari, ricercatore nel campo delle nanopatologie.
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