Mag 27 2012

La casa passiva

Alessandro e Fabrizio della 3A si sono interessati alla casa passiva.

Argomento di grande attualità per l’utilizzo delle fonti energetiche alternative al fine di rendere energeticamente indipendente la casa, con un occhio alla bioedilizia ed all’utilizzo dei materiali naturali.

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Mag 22 2012

Quattro anni di Energia-Ambiente…

Sono già passati quattro anni dall’avvio, presso l’ITIS Einstein, del perfezionamento in Energia-Ambiente e giusto qualche settimana addietro i primi diplomati hanno acquisito la certificazione da installatori di fotovoltaico.

L’avvio di questo percorso ha coinciso con il parallelo percorso del progetto Energeticamente, sviluppato insieme alla scuola secondaria di primo grado “G.Verdi” di Roma.

Abbiamo deciso, comunemente, di  pubblicare  anche noi i materiali didattici prodotti in questi lunghi quattro anni da docenti e studenti nell’ambito delle attività del perfezionamento.

Nei prossimi giorni saranno quindi messi online le presentazioni ed i materiali realizzati durante questi anni.

I percorsi didattici del perfezionamento restano invece (per il momento privati) nell’ambiente di e-learning moodle dell’Itis “Einstein” di Roma.

Stay tuned!  😉

 

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Mag 10 2010

Solar Day 2010 all’Einstein!

Il 13 maggio 2010 dalle ore 11 alle ore 15 gli studenti dell’ITIS “Einstein” e della scuola media di 1° grado “G.Verdi” presenteranno gli exhibit didattici sulle energie rinnovabili auto-costruiti durante il corrente anno scolastico.

La presentazione dei materiali auto-prodotti sarà preceduta da un seminario durante il quale si illustrerà la realizzazione dell’impianto ad isola fotovoltaico/eolico, ad uso didattico, realizzato sui tetti del nostro istituto.

L’evento è aperto al territorio, previa prenotazione via mail a:

staff2@itis-einstein.roma.it

da effettuarsi non oltre la mattinata del 12 maggio 2010.

Il volantino-invito con il programma della giornata (Pdf)

Vi aspettiamo!
😉

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Apr 17 2010

Impianto fotovoltaico didattico: installazione

Come promesso iniziamo a documentare le fasi di installazione del sistema solare fotovoltaico didattico sui tetti dell’Einstein. All’opera il personale di EnergEtica sotto l’attento sguardo del nostro grande prof. Ing.  Fabius.

supporti

Per comodità lo  slideshow e  l’album delle foto completo sono pubblicati  su flickr.

😉

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Apr 11 2010

Impianto didattico fotovoltaico-eolico.

pannelli fotovoltaici di prova

Entro la fine del mese di aprile 2010 all’I.T.I.S.  “Einstein” di Roma sarà completata l’installazione di un impianto didattico di produzione di energia rinnovabile da fonte fotovoltaica (3KW), integrato da un piccolo aerogeneratore eolico.

L’impianto, sognato da un gruppo di insegnanti da oltre un decennio 🙂  è realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Roma e servirà per completare il corso di perfezionamento Energetico-Ambientale (attivo all’Einstein dal 2008) permettendo agli studenti di affrontare anche gli aspetti pratici di funzionamento e gestione di un impianto ad energie rinnovabili.

Dal punto di vista operativo l’energia prodotta dall’impianto sarà utilizzata per rendere completamente free CO2 il cuore dell’infrastruttura informatica dell’istituto: i server di rete e l’apparato di connessione ad internet.

Al termine dei lavori posteremo le foto dell’impianto e comunicheremo la data di inaugurazione che sarà effettuata nell’ambito dei  solar days 2010, nella settimana 6-13 maggio; l’evento sarà ovviamente aperto al pubblico.

Stay tuned!
😉

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Feb 11 2010

M’illumino di meno

Anche quest’anno è giunto il giorno.

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Dic 18 2009

Fotovoltaico a Montalto di Castro.

Category: 3BEA,ECOLOGIA,EnergeticaMente,ENERGIE,Segnalazioni,SolareMarcoP @ 11:28 pm

i vecchi adesiviNello stesso luogo dove probabilmente tenteranno di costruire uno dei nuovi impianti nucleari (da 5 a 10 anni per l’operatività) è ormai in produzione la più grande (speriamo solo per ora) centrale fotovoltaica d’Italia.

Come riporta la news dell’ADNKronos la centrale è stata costruita in otto mesi di lavoro (8 mesi, non anni), in anticipo sui tempi preventivati  e fornisce già 24Mw per arrivare ad 85Mw alla conclusione del progetto.

E’ basata su moduli ad inseguimento solare della Sun Power e disporrà di un centro didattico per promuovere l’uso del solare fotovoltaico nelle scuole della zona.
Vogliamo andare a visitarla?

😉

Aggiornamento Video:

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Giu 19 2009

Mappa impianti da rinnovabili

mappa_energieGli amici di Nonsoloscacchi, ci segnalano l’apertura del loro blog e di un post in cui presentano una mappa degli impianti ad energia rinnovabile presente in Italia.

La mappa, in puro stile 2.0, è costruita grazie alle segnalazioni degli utenti perciò se conoscete un impianto rinnovabile dalle vostre parti, o ne trovate uno girovagando su internet, non esitate a segnalarlo!

E tenete d’occhio anche il loro canale sullo sviluppo sostenibile.

😉

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Dic 20 2008

EducarsialFuturo: concorso Nazionale.

post-it

Segnaliamo il concorso nazionale di Educarsi al Futuro:

ENEA e Ministero Ambiente, al fine di coinvolgere le scuole nella produzione e diffusione su internet di nuovi materiali didattici sullo sviluppo sostenibile, bandiscono un Concorso nazionale per premiare i materiali di maggior interesse che saranno prodotti dalle scuole nel corso dell’a.s. 2008/09.”

Il premio consisterà in kit di elettrificazione fotovoltaica da destinare a scuole africane, più premi in euro per i primi sei classificati.

Qui il bando, c’è tempo fino al 30 aprile 2009!

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Nov 29 2008

L’ecologia ci salverà?

Il numero dell’Espresso attualmente in edicola contiene uno speciale su ecologia e rinnovabili. Anche senza correre in edicola consiglio l’attenta lettura dell’articolo online  “Giardino Europa“.

Cosa si evidenzia, di interessante per noi, in questo articolo?
Vediamo insieme di puntualizzarne i contenuti:

  • La comunità Europea punta fortemente sulle rinnovabili (l’Italia attualmente no)
  • “… nel 2007 il 19,8 per cento dell’energia elettrica consumata nel Paese iberico veniva dai parchi eolici. Con questa cifra l’anno scorso, in Spagna, il vento ha superato l’atomo. “Le energie rinnovabili possono contribuire da subito alla lotta al cambiamento climatico, mentre per il nucleare ci vogliono almeno 10-15 anni e investimenti estremamente più alti per costruire una centrale”, spiega una fonte della Commissione europea.”

    A differenza di quanto vogliono farci credere qui, la lotta al cambiamento climatico è possibile ora con le tecnologie di cui disponiamo largamente e soprattutto lavorando localmente.

    Infatti:

  • Gli investimenti in energie “verdi” restano sul posto e creano lavoro
  • Ma l’energia verde non è solo competitiva con l’atomo, lo è in generale. “È molto semplice”, spiega un’altra fonte dell’esecutivo comunitario, “se costruiamo un gasdotto diamo il denaro direttamente alla Russia, all’Algeria, all’Arabia Saudita, se costruiamo un parco eolico gli investimenti restano in Spagna, Danimarca e in Germania”. Paesi non citati a caso, sono i primi tre nello sfruttare il vento in Europa.”

    Anche dal punto di vista economico, pur non essendo grandi opere, viene rilevata la forte positività di un’economia “verde” ed in tempi di palese recessione non è poco.

    Un secondo vantaggio viene dalle dimensioni delle imprese coinvolte nelle rinnovabili:

    • La gestione della “rivoluzione verde” è in mano a piccole e medie imprese

    “A gestire questa rivoluzione verde sono una serie di piccole e medie imprese, le prime sorte in Germania e Svizzera negli anni Settanta ed Ottanta per rispettare gli obiettivi sulla decontaminazione e sul trattamento dei rifiuti. Da lì, l’attenzione è passata sulle rinnovabili grazie all’impulso dato a questo settore ancora dai governi di questi due paesi, poi dagli scandinavi, quindi dalla Spagna e ora da Francia e Regno Unito. Noi mangiamo la polvere. “L’Italia”, spiega Ferran Tarradellas, portavoce del commissario all’Energia Andris Piebalgs, “ha un potenziale enorme che non viene sfruttato. Potrebbe creare industria e occupazione in un settore destinato a generare una domanda fortissima nei prossimi anni”.

    Dove lo Stato è in grado di incentivare veramente l’innovazione le imprese (quelle vere, non i colossi immobili) si ingegnano a creare mercato e lavoro.

    I vantaggi?

    “… già adesso non sono comunque pochi. Secondo uno studio pubblicato a luglio dal ministero dell’Ambiente tedesco, per ogni euro investito nelle energie rinnovabili si risparmiano 1,6 euro in importazioni di gas o petrolio e in danni causati all’ambiente. E oltretutto gli euro investiti nel verde creano posti di lavoro…”

    Ma, come fanno notare quelli del Consiglio Europeo Energie rinnovabili (l’associazione di categoria) in realtà la lotta è tra la struttura industriale “antica” (l’attuale Confindustria) ed una nuova, più snella e veloce nel vedere il mercato nell’innovazione verde.

    “Per Turmes il futuro è chiaramente verde. “L’intero comparto dell’ecotecnologia”, sostiene, “può creare 3-5 milioni di posti di lavoro da qui al 2020, sfruttando il volano degli investimenti pubblici”.”

    Si tratta ovviamente di crederci (nell’eco-tecnologia) e di volere effettivamente traghettare il paese in un futuro eco-compatibile e più vivibile.

    Anche perchè di lavoro ce ne sarebbe da fare, infatti entrambe le filiere (solare ed eolica) qui da noi non sono complete mancando proprio chi produce le celle ed i generatori eolici…

    “Grandi attese. Peccato che di quei 75 miliardi di investimenti, molti potrebbero volare all’estero. Entrambe le filiere industriali, sia per l’eolico che per il solare, da noi sono monche. A monte, manca chi produce pale e celle, ossia gli strumenti per raccogliere vento e sole. L’Italia non ha un’industria di pale eoliche: l’89 per cento del mercato è dominato dalla danese Vestas, dalla spagnola Gamesa e dalla tedesca Enercon. Le imprese che producono celle, invece, dalle nostre parti si contano sulle dita di una mano: Eni, Solsonica, XGroup, Helios Technology più l’ultima arrivata, Omniasolar. La loro quota del nostro mercato è minima, appena il 10-15 per cento. Pigmei, rispetto alla berlinese Q-Cells o alla Sharp. Poche di più quelle che producono i pannelli: secondo il Gruppo imprese fotovoltaiche italiane, una ventina (incluse le suddette cinque).

    In questa situazione gli incentivi offerti dall’Italia per il solare (i più allettanti d’Europa) fanno di noi un appetibile terra di conquista.”

    ..ci sarebbe posto quindi anche per la grande industria, volendo.

    Questione di scelte insomma, quelle che da noi pare nessuno voglia prendersi la responsabilità di prendere.
    Noi qui all’I.T.I.S. “Einstein”, nel nostro piccolo con il perfezionamento Energetico-Ambientale, l’abbiamo fatto.
    E le previsioni al 2020 sembrerebbero darci ragione…

    😉

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