Apr 08 2007

Veicoli solari ibridi

macchina solare

Se anche una università (Salerno) riesce, coi pochi fondi a disposizione, a progettare un’auto ibrida allora resta solo l’assenza di un cambio di mentalità nell’utente a frenarne la reale diffusione….

🙁

Did you like this/Ti piace? Share it/Condividilo:

2 Risposte a “Veicoli solari ibridi”

  1. GR scrive:

    Sono il coordinatore del progetto Leonardo che ha come obiettivo quello di costruire un prototipo di veicolo ibrido solare, anche come “pretesto narrativo” per presentare e diffondere le tematiche della mobilità sostenibile. Rimando gli interessati al sito http://www.dimec.unisa.it/Leonardo ed alla pagina http://www.dimec.unisa.it/leonardo_new/it/review.php.

    Il progetto, che finirà il 30 settembre 2007, è a buon punto (il veicolo è già funzionante in modalità elettrico/solare, mentre stiamo completando l’installazione del sistema motore/generatore per la modalità ibrida). Nostri studi, presentati indiversi congressi internazionali, dimostrano come, per un utlizzo urbano intermittente (city-car), l’energia solare accumulata nella giornata accoppiata ai benefici intrinseci della modalità ibrida (frenata rigenerativa, funzionamento del motore nelle condizioni di massima efficienza) permettano anche di dimezzare consumi ed emissioni rispetto ai veicoli tradizionali. Al momento, le simulazioni indicano come i recupero dell’nvestimento addizionale si ottenga in 7/8 anni, ma in uno scenario abbastanza realistico a breve/medio termine (aumento del costo del combustibile, riduzione del costo dei pannelli e/o introduzione di incentivi) possa scendere a 2/3 anni (dettagli nell’articolo http://www.dimec.unisa.it/leonardo_new/Press/ICAT_2006_UniSaCt.pdf). Questa soluzione, quindi, appare molto più concreta e fattibile rispetto per esempio ai veicoli ad idrogeno, di cui si parla tanto e non sempre con cognizione di causa…

    Il prototipo ha un costo non particolarmente elevato (tra 50 e 100 K€, in parte coperti grazie a sponsor quali Automobile Club Salerno, Lombardini ed altre aziende, oltre che dal finanziamento europeo). Ovviamente, abbiamo dovuto adattare componenti già esistenti (veicolo, generatore), senza poter progettare ex-novo tutto il sistema. Ma l’obiettivo principale del progetto era quello di dimostrarne la fattibilità: ovviamente, saranno necessari investimenti adeguati e mirati per passare allo sviluppo di un prototipo ottimizzato e per produrlo su scala industriale: contiamo di lavorare anche su questo punto, con i partner interessati e con i fondi necessari.

    Gianfranco Rizzo
    Ordinario di Macchine e Sistemi Energetici
    Università di Salerno

  2. MarcoP scrive:

    Ringrazio il prof. Rizzo per l’approfondimento e confermo le mie perplessità: perchè la nostra industria automobilistica non si muove in questo settore di ricerca?

Rispondi